3 ottobre 2020
Premio Letterario Nazionale sulla Transumanza
Il tema di questa VIII edizione ha riguardato la proclamazione dei vincitori del premio Leggi tutto
Premio Letterario Nazionale sulla Transumanza
Il tema di questa VIII edizione ha riguardato la proclamazione dei vincitori del premio Leggi tutto
Premio Letterario Nazionale Festival dell’Erranza 2020
dedicato alla Transumanza: scritti entro il 15 giugno
comunicato stampa
In occasione della proclamazione della Transumanza quale patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, l’Associazione Erranza – che ogni anno promuove il Festival dell’Erranza – bandisce il “Premio Letterario Nazionale Festival dell’Erranza 2020”. Lo scopo del concorso – riservato a scritti inediti – è di dare voce a scrittori, poeti e saggisti che vogliano contribuire alla conoscenza e all’approfondimento del tema della Transumanza.
La cerimonia di premiazione si svolgerà a Piedimonte Matese (CE) in occasione della VIII edizione del Festival dell’Erranza.
Il concorso, a sezione unica, è dedicato a racconti poesie e saggi in lingua italiana; gli elaborati partecipanti devono contenere argomenti inerenti la pastorizia e l’allevamento, il mondo agro silvo-pastorale, il paesaggio appenninico (nelle forme più libera possibile), così da contribuire alla conoscenza e all’approfondimento della transumanza. Il termine ultimo per l’invio delle opere è il 15 giugno 2020.
La Giuria selezionerà e identificherà i primi tre classificati, i quali beneficeranno della pubblicazione gratuita dei loro elaborati presso la casa editrice Erranza edizioni.
Il libro, inserito nel catalogo della casa editrice, verrà altresì presentato nel corso di una manifestazione a cura dell’editore.
Ai vincitori, inoltre, sarà conferito un diploma di merito e aggiudicato un buono spesa – di diversa entità, a seconda del premio assegnato – da utilizzare presso le Librerie Feltrinelli.
Per qualsiasi informazione, visitare la sezione dedicata al Premio nel sito www.festivaldellerranza.it oppure scrivere a associazionerranza@gmail.com
(in allegato: comunicato stampa, regolamento, scheda)
INFO
Festival dell’Erranza Largo San Domenico, 81016 Piedimonte Matese (CE)
Roberto Perrotti
direzione@festivaldellerranza.it
Mary Attento
mary.attento@gmail.com
ufficiostampa@festivaldellerranza.it
mobile: +39 333.6685492
www.festivaldellerranza.it
Facebook Festival dell’Erranza
Instagram festivalerranza
YouTube.com/festivaldellerranza
Twitter @FdErranza
[articolo tratto da Clarus on line]
Nove anni fa la ‘transumanza’ era riflessione comune tra i promotori di quello che sarebbe divenuto il Festival dell’Erranza, manifestazine letteraria sul tema del ‘viaggio’ che porta la firma del direttore artistico Roberto Perrotti. Oggi se ne torna a parlare in maniera nuova: a primavera un seminario sul tema a firma dell’ormai famoso Festival giunto quest’anno alla VII edizione.
Matese è anche transumanza e con essa storie di pastori e famiglie, e animali e strade percorse, quindi intrecci invetiabili con abitanti e case, intrecci di stagioni e di colori…
Transumanza è cammino, ed è procedere; spostarsi alla ricerca di un luogo e un tempo migliori che garantiscono futuro e vita…
Un impeto acceso e lento, scritto nella carne di chi ha vissuto la montagna e ad essa ha dato un’anima, attraversandola in silenzio o fischiando, sussurrando preghiere o dialogando con il vento. Un procedere di tempo e di spazi appena proclamato Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
Una notizia che ci tocca, ci fa rialzare la testa rispetto alle origini di molti matesini dei diversi versanti…
Abbiamo scelto di parlarne con una voce che ben rappresenta l’esperienza e la logica della trasnumanza e che ha tradotto con arte – elevando il comune procedere delle greggi e dei suoi uomini – ad un’esperienza nobile: il camminare che diventa voce narrante di storie antiche e moderne, di saperi e di culture.
Si tratta di Roberto Perrotti, psicoanalista, scrittore, e direttore del Festival dell’Erranza, esperienza letteraria che da 7 anni tocca la città di Piedimonte Matese di una carezza bella e gentile…
Un Festival che nasce proprio sulla identità transumante dell’uomo (poi tradotta con erranza) e che puntualmente, nelle sue edizioni non ha mancato di toccare direttamente il tema del cammino di greggi e pastori: nell’ultuima edizione infatti, la presentazione della rubrica Matese d’acqua dolce edita da Clarus, sugli abbeveratoi del Matese, ristoro e vita per uomini e bestie in oltre in secolo di storia…
L’intervista che segue ci è utile per un ritorno sul Festival dell’Erranza e per il lancio di una nuova idea…che naturalmente appartiene a questa kermesse e ai suoi ideatori.
La transumanza diventa patrimonio Unesco. Finalmente…!
Pioniere, lei insieme ad altri, di un’idea che oggi fa il giro del mondo perchè ‘transumanza’ è nella storia dei popoli…
Nell’apprendere la proclamazione della Transumanza come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, ho ricordato il clima di nove anni fa, quando con alcuni amici si pensava alla linea da dare al nostro festival.
Seduti al tavolo di lavoro, coralmente, anche noi “ proclamammo” la Transumanza argomento fondante della nostra ricerca, che si sarebbe sviluppata nel più ampio progetto della rassegna. Le storie del pascolo, le migrazioni stagionali, la logica di continui spostamenti ci affascinava.
Il tratturo, opportunità d’incontro e osmosi culturale, era ai nostri occhi il luogo privilegiato dove poteva crearsi la dialettica fra scambio, identità e alterità.
In che modo avete tradotto negli anni del festival i temi ispirati dalla transumanza?
Abbiamo declinato negli anni alcuni temi custoditi nella parola erranza. Fra questi il disporsi al cammino, l’ospitalità, l’accoglienza, la dimora, la relazione con l’Altro, la definizione di confine. Argomenti che si ravvisano nell’esperienza della transumanza. Si pensi al suo infinto vagare, alla migrazione stagionale di greggi, mandrie e pastori. Si tenga conto delle loro soste in luoghi stabiliti, del loro rifugio nelle “ stazioni di posta”. Non sfugga il forte legame sociale e culturale che si stabilisce fra i pastori e gli abitanti delle zone attraversate e la conseguente attività economica favorita da un proficuo rapporto fra uomo e natura.
Un’esperienza ancora ‘in vita’ ma modificata negli anni e da molteplici fattori… Non crede?
A essere precisi, si è lontani da una transumanza incontaminata, che avrebbe mantenuto la sua “purezza arcaica”. Il purismo pastorale in fondo è una deformazione intellettualistica urbana. Nella realtà si assiste a una progressiva distruzione delle “ strade dei pastori”.
Gli spazi per la pastorizia si riducono e gli antichi tratturi sono stati sostituiti in parte da strade asfaltate. E poi la speculazione e la cementificazione hanno completato il quadro.
Non tutte le storie di transumanza sono storie di gioia.
Il gregge può infastidire gli abitanti dei borghi o determinare incidenti stradali.
Benché la strada della transumanza sia un palcoscenico che esprime fierezza e suoni di campanacci nell’aria, è pur vero che essa risulta pregna di fatica e di ansia, in particolare per il pastore che è al seguito del gregge. E’ nelle file ultime della carovana che si suda, si corre, attenti che nessun animale si infili dietro una rete o un guardrail. Spesso gli animali vengono fatti salire su appositi camion, operazione complessa e pericolosa.
Che cosa rimane dell’antica tradizione della transumanza?
Certamente la sua forma di Pascolo Vagante: mandrie e greggi che non hanno una sede fissa e praticano una perenne transumanza, accompagnati da asini, muli, cani e un contorno di altri animali di bassa corte.
Un lungo cammino che parte dagli alpeggi di alta quota e scende lungo le valli per arrivare in pianura, alla ricerca di erba per sfamare quotidianamente il gregge.
Anche in questo caso i problemi non mancano, nondimeno le esperienze di coraggiosi mandriani e pastori vaganti rappresentano il volano per il mantenimento di una tradizione millenaria, per lo sviluppo di un’economia agropastorale, per la valorizzazione del un agriturismo extra urbano con attività di trekking e di turismo equestre.
Per il naturale legame con il tema, possiamo aspettarci qualche riferimento preciso sulla Transumanza che porti la firma del Festival dell’Erranza?
Sì. Abbiamo molte idee a riguardo. Si racconta nell’ambiente nomade che “ la malattia delle pecore” è molto contagiosa. È vero, la passione del loro allevamento, del loro cammino vagante e della vita pastorale in genere coinvolge fatalmente.
Intendiamo organizzare, fra le attività del festival dell’erranza, un incontro seminariale sulla transumanza, a Piedimonte Matese nella primavera del 2020 con la presenza di studiosi del settore per aprire un confronto critico sull’argomento.
Indiremo, inoltre, un concorso letterario per opere inedite sul tema della transumanza.
Il manoscritto prescelto sarà premiato con la pubblicazione presso la nostra casa editrice, dell’erranza edizioni.
Le Parole e l’Acqua
Il tema di questa edizione riguarderà la profonda e simbolica assonanza fra le parole e l’acqua. Proveremo a interrogarci sul misterioso potere di attrazione che l’acqua e le parole esercitano. L’acqua è “l’ineffabile fantasma della vita “, dove si scorge il fluire dell’esistenza, così come le parole rappresentano il nostro modo di “sentire il mondo” e di orientarci fra le sue contraddizioni. Guarderemo alla preziosità dell’acqua Leggi tutto
Le Parole e l’Acqua
Il tema di questa edizione riguarderà la profonda e simbolica assonanza fra le parole e l’acqua. Proveremo a interrogarci sul misterioso potere di attrazione che l’acqua e le parole esercitano. L’acqua è “l’ineffabile fantasma della vita “, dove si scorge il fluire dell’esistenza, così come le parole rappresentano il nostro modo di “sentire il mondo” e di orientarci fra le sue contraddizioni. Guarderemo alla preziosità dell’acqua e delle parole: entrambe vanno utilizzate in modo corretto e sapiente. Tratteremo la loro pericolosità: le parole possono diventare pietre come l’acqua determinare un evento distruttivo. Rifletteremo sulla loro comune energia, che diviene sinergia nel battesimo, nel quale l’impiego dell’acqua è legato alla formula di specifiche parole. Considereremo la loro dinamicità: entrambe sono in continuo movimento e possiedono il carattere di liquidità e di dinamismo. Ci interrogheremo sulla loro plasticità, sulla loro solubilità: se le parole slegano i pensieri, l’acqua scioglie le sostanze. Esse inoltre condividono l’energia vitale: la morte del corpo è l’assenza delle parole cosi come la sterilità della natura è l’assenza dell’acqua. Entrambe sono quindi simboli e segni della linfa vitale per gli esseri viventi.
Direzione artistica: Roberto Perrotti
13-14 settembre (con un’anticipazione il 7 giugno 2019)
Piedimonte Matese (CE)
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invito e comunicato stampa
Torna per la settima volta a Piedimonte Matese (CE) il Festival dell’Erranza, dedicato quest’anno a “Le parole e l’acqua”. «Guarderemo alla preziosità dell’acqua e delle parole: entrambe vanno utilizzate in modo corretto e sapiente» anticipa Roberto Perrotti, direttore artistico della rassegna culturale in calendario per il 13 e 14 settembre 2019. Si rifletterà sulla dinamicità e sul potere della parola e, per assonanza, ci si interrogherà sull’inquinamento e sulla gestione delle risorse idriche. Tra i focus della VII edizione, in programma nel chiostro del complesso monumentale di San Tommaso d’Aquino (Largo San Domenico), ci sarà dunque l’Acqua, 6° dei 17 Obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile.
E si torna a parlare di libri e attualità per due giornate – l’ingresso è libero – per cercare di interpretare al meglio il nostro tempo. Si parte venerdì 13 settembre alle ore 17:00 con Anna Osann, coordinatrice di progetti dell’Unione Europea riguardanti il miglioramento dell’efficienza nell’uso dell’acqua e dei nutrienti in agricoltura e con Massimo Gargano, direttore ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni). Alle ore 18 il giornalista, scrittore e conduttore televisivo e radiofonico Luca Telese presenta il suo ultimo libro “Cuori Contro” e, a seguire, lo scrittore Paolo Di Paolo si sofferma su trame e personaggi dei suoi romanzi, seguito dal racconto dell’impegno sociale di S.E. Luigi Bettazzi. A conclusione della serata, l’incontro teatrale “L’uomo e la barca con gli occhi” di Piergiuseppe Francione, dal ciclo pittorico “Homo Viator” di Ciro Palumbo.
Il programma di sabato 14 settembre inizia alle 10:45 con il medico microbiologo e autore di “Acqua malata” Nicola Santagata, e prosegue con Franco Pepe, pizzaiolo nominato Cavaliere della Repubblica, e con Salvatore Signore e Roberto Fratta, curatori sulla testata “Clarus” della rubrica “Matese d’acqua dolce”. Nel pomeriggio è la volta del marinaio, biologo e scrittore Fabio Fiori, seguito dal grecista, traduttore ed editore Nicola Crocetti e dal poeta e drammaturgo Davide Rondoni.
Nel corso della serata appuntamento con il presidente della Fondazione Premio Napoli Domenico Ciruzzi e con Maurizio Braucci, Orso d’argento a Berlino per la sceneggiatura de “La paranza dei bambini”.
Alle ore 21 va in scena l’attesissimo incontro musicale con Peppe Servillo che, con Javier Girotto (sax soprano e baritono) e Natalio Mangalavite (piano, tastiere, voce), dà vita allo spettacolo “Parientes”.
Come ogni anno, anche l’arte è protagonista del Festival dell’Erranza: la mostra relativa al concorso fotografico nazionale “Obiettivo Acqua” verrà inaugurata il 13 settembre e sarà possibile visitarla fino al 15 settembre 2019. Stesse date per la mostra fotografica storica “Bonifica idraulica, impianti e reti irrigue: da 150 anni insieme all’Italia” prestata in esposizione dal CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura).
Confermata la presenza della Libreria Feltrinelli di Caserta che, con il suo Banco Libri nel Chiostro, è diventata ormai un punto di riferimento per gli amanti della rassegna matesina.
Il Festival dell’Erranza viene organizzato in collaborazione con la Fondazione Premio Napoli, Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, ANBI Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni, Progetto Diana, Coldiretti Caserta, Mucirama,. Il Festival si avvale del patrocinio della Città di Piedimonte Matese e condivide un progetto sulla cultura e il vino con La Guardiense, riguardante le eccellenze del territorio. Main sponsor è Mangimi Liverini spa. Tra i sostenitori: Proloco Vallata, Rotary Club Matese, Ottica Corniello, PubbliAlifana, Cattolica Assicurazioni, Meeting, Bgusto, Penza, Urban Project Gym, Athena. Media Partner: Art A Part Of Culture, Clarus.
Roberto Perrotti
direzione@festivaldellerranza.it
Mary Attento
mary.attento@gmail.com
ufficiostampa@festivaldellerranza.it
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https://www.festivaldellerranza.it/
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orario | Venerdì 21 settembre | Sabato 22 settembre |
10:45 | Giorgio Agnisola, Marcello Carlino | |
11:30 | Vera Gheno, Bruno Mastroianni | |
12:15 | Maestri di strada Onlus con Cesare Moreno e Nausicaa Zendrini | |
17:30 | Maria Grazia Calandrone interviene Anna Ruotolo | Carmine Abate dialoga con Giuseppe Colangelo |
18:15 | Maria Rosa Cutrufelli interviene Ornella Petrucci | Nicola Graziano introduce Alberico Bojano |
19:00 | S.E. Domenico Battaglia interviene Grazia Biasi | Fondazione Premio Napoli
Domenico Ciruzzi Donatella Di Cesare |
19:45 | Fatima Mahfud, Giulio Di Meo | |
21:00 | Concerto Alfina Scorza Quintet |
La Voce e la Risonanza
Il tema di questa edizione riguarderà la voce, il suo ascolto e la risonanza che essa determina. Ci chiederemo in cosa consiste “essere all’ascolto” e quale segreto si dispiega nel ricevere un messaggio. Dire non è sempre soltanto parlare, ma è anche dettare (dictare), ossia conferire al dire il proprio tono, stile, ritmo e timbro. In quest’ottica, la risonanza non riguarda solamente Leggi tutto
Clip 1 – Massimo Cacciari | Clip 2 – Massimo Cacciari | |
Clip 3 – Massimo Cacciari | ||
Clip 1 – Maria Clara Restivo | Clip1 – Mauro Francesco Minervino | |
Clip1 – Don Gennaro Matino | ||
Clip 1 – Suor Raffaela Letizia | Clip 1 – Giorgio Agnisola | |
Clip 1 – Giuseppe Limone | Clip 1 – Guglielmo Venditti | |
Clip 1 – Christiana Ruggeri | Clip 1 – Bruno Arpaia | |
Clip 1 – Massimo Onofri | Clip 1 – Antonio Biasiucci | |
Clip 1 – Alfredo Valeri | ||
Clip 1 – Pasquale Iorio | Clip 1 – Lidia Massari | |
Clip 1 – Ugo Iannitti | ||
orario | Venerdì 13 settembre | Sabato 14 settembre |
10:45 | Nicola Santagata | |
11:30 | Franco Pepe | |
12:15 | Salvatore Signore, Roberto Fratta | |
17:00 | Anna Osann, Massimo Gargano | Domenico Ciruzzi, Maurizio Braucci |
18:15 | Luca Telese | Davide Rondoni |
19:00 | Paolo Di Paolo | Nicola Crocetti |
19:45 | S.E. Luigi Bertazzi | 20:00 Fabio Fiori |
21:00 | Homo Viator | Peppe Servillo, Javier Girotto, Natalio Mangalavite |
Il Dono e l’Impossibile
Il tema di questa edizione riguarderà il dono e la sua complessità. Si guarderà al dono della terra e della bellezza, dell’intelligenza e dell’estro, dell’ospitalità e del soccorso e si proporrà una riflessione sulla sua ambiguità e sul suo misterioso circuito. Il dono, inteso come gesto di generosità e di gratuità, crea inevitabilmente nuovi e profondi legami sociali, simbolici e relazionali fra chi dona e chi riceve. Leggi tutto
I confini ed i volti
Si è affrontato il tema del limite, del bordo e della frontiera, con un particolare riferimento alla relazione con l’Altro, al suo Volto, al suo senso di Infinito. Gli ospiti hanno riflettuto sul significato di confine, di linea reale o mentale, di bordo che delimita l’Altro. Ogni divisione, in realtà, crea una doppia visione che consente di contemplare la diversità insita in ogni Alterità. L’uomo da sempre ha vissuto sul limite e si è dibattuto spesso sul suo dualismo, sulla sua molteplice personalità, sulle diverse interpretazioni del mondo, della religione e della società. La traccia, il solco, la soglia e il confine tendono a Leggi tutto
Il tema fa riferimento all’ospitalità e all’incontro con l’Altro e il suo titolo ha una chiara derivazione baudelairiana. Si guarda allo straniero come fonte d’interrogazione e dono di conoscenza, volgendo lo sguardo anche alla mutevolezza e all’indecifrabilità delle nuvole. Il viandante nel porsi in cammino incontra inevitabilmente la propria estraneità e viene spinto a investigare su questo fenomeno di confine. L’esperienza, se vissuta nella ricerca e nell’appropriazione di senso, condurrà alla figura dello straniero, nel suo più ampio significato. Leggi tutto
Indagare la relazione Dimora/Altrove ci aiuta, di certo, a estendere la riflessione sul senso dell’errare. Si potrà riflettere sull’idea di confine, di sosta e di residenza, che esprime il concetto di sicurezza e di possesso. Gli autori sono stati invitati ad interrogarsi sul senso della Dimora, ad ampliarne il significato e a coglierne le molteplici inferenze. La Dimora esprime l’idea del “confine”, del luogo di sosta, di residenza, di nascita. Racchiude il concetto di sicurezza, di possesso, di potere. È il luogo dove si anela ritornare, dal quale si intende allontanarsi. Spazio mitico, rifugio per il nostro corpo, perimetro sacro Leggi tutto
Il tema della prima edizione è stato dedicato ai “Passaggi di umanità”. Gli Ospiti, seguendo ognuno la propria sensibilità, si sono interrogati sulla crisi antropologica che investe la nostra contemporaneità, chiedendosi dove questa intende condurci, che cosa, attraverso essa, sta emergendo e quali sono i “passaggi” per affrontarla. Negli ultimi anni, infatti, si ha la sensazione che un’intera cultura si vada sbriciolando e corrompendo. Si avverte quindi la necessità di promuovere una cultura creativa, che possa mediare le dimensioni profonde dell’anima e i linguaggi della politica e della società. Una cultura che possa definirsi del transito in atto e della trasformazione. Gli incontri offrono la possibilità di spunti interpretativi Leggi tutto
Il tema 2019 è “Le Parole e l’Acqua”, il CF per il 5×1000 è 04068100611
Protagonista dell’apertura primaverile della settima edizione del Festival dell’Erranza sarà Nancy Cuomo.Venerdì 7 giugno alle ore 18:30 a Piedimonte Matese (CE), nel chiostro del complesso monumentale di San Tommaso d’Aquino (Largo San Domenico), l’eccezionale cantante sarà ospite d’onore dell’anteprima della rassegna culturale diventata ormai punto di riferimento del territorio nazionale per i molteplici percorsi di ricerca che intraprende ogni anno.Nel corso della serata – l’ingresso è libero – l’ideatore e direttore artistico del Festival dell’Erranza, Roberto Perrotti, anticiperà alcuni degli appuntamenti in calendario per il 13 e 14 settembre e si soffermerà sul tema scelto per l’edizione 2019 e su cui si incentrano gli incontri e le riflessioni della manifestazione, ossia “Le Parole e l’Acqua”, ossia la profonda e simbolica assonanza fra le parole e l’acqua, entrambe simboli e segni della linfa vitale per gli esseri viventi. «Proveremo a interrogarci sul misterioso potere di attrazione che l’acqua e le parole esercitano. L’acqua è “l’ineffabile fantasma della vita”, dove si scorge il fluire dell’esistenza, così come le parole rappresentano il nostro modo di “sentire il mondo” e di orientarci fra le sue contraddizioni. Guarderemo alla preziosità dell’acqua e delle parole: entrambe vanno utilizzate in modo corretto e sapiente. Tratteremo la loro pericolosità: le parole possono diventare pietre come l’acqua determinare un evento distruttivo» spiega Perrotti, aggiungendo che si prenderà in considerazione anche la loro dinamicità, essendo entrambe in continuo movimento e possedendo i caratteri di liquidità e di dinamismo. La continua attività di ricerca di nuove espressioni e l’incessante ampliamento dell’orizzonte artistico tipici di Nancy Cuomo benrappresentano il tema di quest’anno del Festival dell’Erranza. Come ogni anno, anche l’arte è protagonista del Festival: quest’anno la mostra sul tema dell’acqua verrà inaugurata il 13 settembre e sarà possibile visitarla fino al 30 settembre 2019. È inoltre possibile dare un contributo al Festival dell’Erranza firmando e destinando il 5×1000 nella dichiarazione dei redditi all’Associazione di promozione sociale: il Codice Fiscale da inserire nell’apposito riquadro è 04068100611. Il Festival dell’Erranza viene organizzato in collaborazione con la Fondazione Premio Napoli, FAI Fondo Ambiente Italiano, ANBI Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni, Progetto Diana: Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, e gode del patrocinio della Città di Piedimonte Matese e di un progetto sulla cultura e il vino, in comune con La Guardiense, riguardante le eccellenze del territorio. Main sponsor è Mangimi Liverini spa. Tra i sostenitori: Proloco Vallata, Rotary Club Matese, Ottica Corniello, Meeting, Bgusto, Athena.
Scoperta da Nico Fidenco, ha iniziato l’attività professionistica nel 1965, interpretando la colonna sonora del film “Kiss Kiss Bang Bang” (di Duccio Tessari, con Giuliano Gemma).Nel 1968 partecipa al “Cantagiro”, interpretando il brano “Ieri”, classificandosi I^ delle donne nel girone B. Il brano ha successo immediato e viene ripetutamente trasmesso nelle trasmissioni radiofoniche. Nello stesso anno partecipa alle finali della trasmissione televisiva “Settevoci”, condotta da Pippo Baudo. È campionessa per diverse puntate. Nel 1969 è la volta di “Concerto d’Autunno”, il brano che consacra la sua popolarità e i lusinghieri consensi della critica specializzata. Riceve dal M° Bargoni (l’autore) una lettera di congratulazioni, nella quale esalta la sua incisione tra le oltre 500 versioni realizzate in tutto il mondo. Nello stesso anno viene premiata con la “Caravella d’Oro” nella manifestazione “Nuovo Lido di Genova”. Ancora nel 1969 interpreta la colonna sonora della serie Tv internazionale, trasmessa dalla Rai, “Agente Speciale”, con il brano “Avengers”. Nel 1970 pubblica il 45 giri “Come una rondine”. La facciata b, “Se ti ho bruciato il cuore”, scritta da Antonio Coggio (compositore/produttore di Claudio Baglioni), diventa un successo radiofonico. Nel 1971 pubblica il 45 giri “Questo vecchio pazzo mondo”, ed è subito tra i più gettonati. Nel 1974 pubblica il suo primo album “Viaggio nell’amore”, a cura del M° Manuel De Sica e del M° Sandro Blonksteiner. L’Lp contiene il brano “Viaggio con te”, di Manuel De Sica, che sarà colonna sonora del film “Il Viaggio” di Vittorio De Sica, con Sophia Loren e Richard Burton. Importanti critici musicali sottolinearono l’interpretazione di Nancy. A causa della prematura scomparsa del suo produttore Leopoldo Buttaro, Nancy resterà lontano dal mercato discografico e dalle programmazioni radiotelevisive per alcuni anni. In tale periodo di assenza, l’artista è stata protagonista di un lungo tour all’estero, dove ha esibito la sua voce alle platee teatrali e radiotelevisive di vari Paesi;…. [continua a leggere il curriculum]
Sarà Pietra Montecorvino la protagonista dell’apertura primaverile della sesta edizione del Festival dell’Erranza. Venerdì 8 giugno alle ore 19:00 a Piedimonte Matese (CE), nel chiostro del complesso monumentale di San Tommaso d’Aquino (Largo San Domenico), la straordinaria cantante e attrice sarà ospite d’onore dell’anteprima della rassegna ormai di rilievo nazionale e con ospiti di respiro internazionale. Nel corso della serata (l’ingresso è libero) l’ideatore e direttore artistico del Festival dell’Erranza, Roberto Perrotti, anticiperà alcuni degli appuntamenti in calendario per il 21 e 22 settembre e si soffermerà sul tema scelto per l’edizione 2018 e su cui si incentrano gli incontri e le riflessioni della manifestazione, ossia “La Voce e la Risonanza”, cioè la voce, il suo ascolto e la risonanza che essa determina. «Ci chiederemo in cosa consista ‘essere all’ascolto’, – chiarisce Perrotti – inoltre osserveremo come la risonanza non riguardi solamente l’ascolto di un corpo sonoro con un proprio timbro, ma determini la sonorità di un corpo che nell’ascoltare, risuona esso stesso. E poi la lingua che quando fluisce si fa materia, corpo narrante, scrittura, musicalità». E Pietra Montecorvino, “Voce unica della ricerca musicale”, non poteva che rappresentare appieno il tema di quest’anno del Festival dell’Erranza, grazie alle sue conosciute e apprezzate doti di interprete e al talento nel creare suggestioni ed emozioni sul palcoscenico. Per raccontare di viaggiatori, filosofi, religiosi, scrittori, artisti che esplorano l’erranza, sabato 9 giugno alle ore 10:30 Roberto Perrotti sarà alla Pontificia Facoltà di Napoli sezione San Luigi dove, nel corso della tavola rotonda “Promuovere l’arte e la cultura: testimonianze e discussioni” organizzata dalla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, presenterà l’attività e il programma del Festival. Altra novità di quest’anno è la possibilità di dare un contributo al Festival dell’Erranza firmando e destinando il 5×1000 nella dichiarazione dei redditi all’Associazione di promozione sociale: il codice fiscale da inserire nell’apposito riquadro è 04068100611.
Nel 1983 Pietra Montecorvino esordisce come protagonista accanto a Renzo Arbore e Roberto Begnini nel film F.F.S.S., nel quale interpreta la famosissima canzone SUD, inno dello spirito e del carattere meridionale. Dopo due anni è ancora protagonista nel film LA CIORTA DI FELICIELLO del regista Mario Franco. Nel 1986 al fianco di Angelo Branduardi partecipa al Tour International del disco Pane e Rose nel quale interpreta tre brani. Rappresenta lo spettacolo musicale ACQUA ACQUA FOCO FOCO di Eugenio Bennato che viene rappresentato al Carnevale di Venezia e compie una tournée internazionale in Francia e in Argentina. Nel 1988 è protagonista nel film CAVALLI SI NASCE con Davide Riondino e Paolo Hendel, regia di Sergio Staino e dopo un anno è di nuovo interprete di un’opera musicale di Eugenio Bennato, A SUD DI MOZART, con la regia di Bruno Colella. Con il suo primo album SEGNORITA (1991), scritto per lei dai fratelli Edoardo ed Eugenio Bennato, Pietra viene invitata alla “Rassegna della canzone d’autrice” al Teatro Romano di Verona: le sue straordinarie doti di interprete conquistano il pubblico e i critici presenti, che la collocano tra le trionfatrici della manifestazione accanto a Mercedes Sosa e Ute Lemper. Alla serata finale del Premio Tenco 1991 a Pietra viene riconosciuto il premio “miglior interprete dell’anno”. In quella occasione, sul palcoscenico, ancora una volta domina la platea con la sua forza istintiva e magnetica. Con il film “Passione” del regista John Turturro, Pietra rafforza il suo feeling con il Sud del mondo, e ancora una volta la sua forza irrompe nelle interpretazioni di 3 brani presenti nel film “Malafemmena” “Dove sta Zazà” e “Nun te scurdà”.
Il cammino artistico di Peppe Barra, iniziato più di cinquant’anni fa, farà tappa il 5 maggio 2017 a Piedimonte Matese (CE). L’apertura primaverile del “Festival dell’Erranza” avverrà in compagnia di un artista di ineguagliabile qualità e talento nel coinvolgere anche un pubblico internazionale: a partire dalle ore 18:30 Peppe Barra incontrerà il pubblico nel cinquecentesco complesso monumentale di San Domenico. Le sue parole e i suoni evocativi della sua capacità di raccontare la tradizione popolare rappresenteranno momenti di rara suggestione. La sua presenza è di certo in linea con il tema di quest’anno del Festival, “Il Dono e l’Impossibile”. «Il dono, inteso come gesto di generosità e di gratuità, – anticipa il direttore artistico del Festival, Roberto Perrotti – crea inevitabilmente nuovi e profondi legami sociali, simbolici e relazionali fra chi dona e chi riceve… Si guarderà al dono della terra e della bellezza, dell’intelligenza e dell’estro, dell’ospitalità e del soccorso e si proporrà una riflessione sulla sua ambiguità e sul suo misterioso circuito». Incontri, Spettacoli, Riflessioni si terranno il 29 e 30 settembre e 1 ottobre 2017, sempre nel Chiosto di San Domenico a Piedimonte, in occasione di un evento ormai di risonanza nazionale e con ospiti di respiro internazionale che arricchiscono e valorizzano identità e l’originalità dell’iniziativa.
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La IV edizione del Festival dell’Erranza diretto da Roberto Perrotti si aprirà il 13 giugno 2016. Quest’anno la rassegna si arricchisce di un nuovo appuntamento definito “Incontri di primavera”. Lunedì 13 giugno sarà il giorno d’inaugurazione degli incontri che proseguiranno con gli appuntamenti del 9, 10, e 11 settembre. Ospite di vera eccezione sarà Vinicio Capossela. Il cantautore e scrittore presenterà il suo nuovo disco, Canzoni della Cupa, e parlerà delle sue opere e della sua erranza. Si, perché Capossela è essenzialmente un errante d’elezione, lo confermano le sue opere, i suoi testi, le sue scelte. Per questo motivo è stato da sempre molto attento all’idea di fondo che ispira il Festival dell’erranza: un luogo dove si possa riflettere sulla necessità di mettersi in cammino, sulla tendenza al nomadismo, sulla fatica di migrare. Da molto tempo si è stabilita una sorta di sottile condivisione d’intenti fra il cantautore e il festival dell’erranza, il 13 giugno tutto ciò diventerà presenza e festa dell’incontro.
Come sempre gli appuntamenti si svolgeranno nel chiostro domenicano cinquecentesco di Piedimonte Matese, eletto “ stazione di posta” del festival che per il 2016 avrà per tema “ I confini e i volti”.
Foto dell’evento
Video sintesi dell’evento
Trenta anni, napoletano è stato il cantautore rivelazione del 2013 con il brano “Sopra il tetto del Comune” storia di un operaio licenziato che cerca soluzione ai suoi problemi arrampicandosi sul municipio. La canzone, inviata quasi per scommessa ai più importanti Premi musicali italiani, ne ha fatto man bassa (Premio Ciampi, Premio De André, SIAE, AFI e Musicultura 2014). L’artista ha scelto di chiamarsi Maldestro, perché «mi racconta per quello che sono, meglio del mio stato all’anagrafe», spiega. In realtà, si chiama Antonio Prestieri, figlio del boss Tommaso, da anni in galera, ma anche impresario teatrale, manager di cantanti neomelodici, discografico (anche della compagna Rita Siani). Grazie alla madre viene allontanato dal mondo paterno all’età di dodici anni e come contrapposizione a una vita poco facile, dà sfogo alla sua creatività con la musica: già a 9 anni suona il pianoforte che lascerà successivamente per approfondire gli studi di teatro. Scrive, suona e canta le sue canzoni e da anni è impegnato sui temi della legalità e della sensibilizzazione dei giovani, sull’importanza della cultura come fulcro su cui lavorare per sconfiggere la criminalità organizzata. Della sua storia ha parlato anche un documentario della BBC realizzato nel 2011. Il suo primo album è “Non trovo le parole”, uscito il 14 aprile 2015.