Nato in Abruzzo, ha vissuto a Perugia e a Roma, dove si è laureato in medicina presso Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Entrato nei primi anni ’70 nella “scuderia” del Folkstudio di Roma, raggiunse il successo di pubblico con l’Album “Intorno a trentanni” nel 1982. Nello stesso periodo ha suonato il pianoforte e l’organo Hammond nell’album Titanic di Francesco de Gregori. Ad esso seguirono “Sognadoro” e “Mimmo Locasciulli” (dal quale fu estratto il brano “Buona Fortuna” con cui partecipò al Festival di Sanremo 1985)
Fu di quel periodo anche la collaborazione con Enrico Ruggeri con il brano “Confusi in un playback” ed una fortunata tournee di concerti, immortalato nell’omonimo live. Dopo l’album Clandestina, avviò una collaborazione con Riccardo Rinetti, che produsse (Adesso glielo dico) ed i successivi 3 album, sempre più orientato verso sonarità Jazz.
Continuando sempre la sua carriera di medico parallelamente a quella di musicista, nel 2009 Locasciulli ha pubblicato l’album Idra, registrato a New York. Fra i collaboratori del cantautore abruzzese per questo album figurano ancora Greg Cohen e Marc Ribot; l’autore ha definito Idra “un disco tematico sulle più grandi difficoltà dell’uomo di oggi”[4].
Nel 2016 Mimmo Locasciulli ha celebrato quarant’anni di attività discografica pubblicando il doppio album Piccoli cambiamenti[5], contenente molte delle sue canzoni più note insieme ad altre che, nel corso degli anni, ne hanno caratterizzato il percorso artistico. Un solo inedito, dal titolo omonimo, che vuole essere uno sguardo dall’alto sui cambiamenti del nostro tempo, di quello che ci circonda e della musica che ne scandisce il ritmo. Per questo disco sono stati realizzati due videoclip promozionali, uno per la title track e una per il brano Confusi in un playback. Quest’ultimo brano, scritto ed interpretato originariamente insieme ad Enrico Ruggeri, vede questa volta la collaborazione del cantautore emiliano Luciano Ligabue.
In tutti questi anni Mimmo ha esplorato i più disparati mondi musicali, lasciandosi contaminare di volta in volta dal rock e dal pop, spingendosi fino allo sconfinamento nella musica elettronica, nel blues e nel jazz.
L’elenco dei nomi che lo hanno affiancato, o con i quali Locasciulli ha scambiato esperienze ed apporti è davvero da capogiro: Francesco De Gregori, Enrico Ruggeri, Frankie hi nrg mc, Gigliola Cinquetti, Paolo Fresu, Gabriele Mirabassi, Piero Ciampi, Claudio Lolli, Paola Turci, Enrico Pieranunzi, Roberto Kunstler, Alex Britti, Goran Kuzminac, Stefano Di Battista, Roberto Gatto, Andrea Mirò, Alessandro Haber, e poi ancora Marc Ribot, Greg Cohen, Joey Baron, Büne Huber & Patent Ochsner, Lenny Picket, Willie Schwarz e molti altri ancora. Indifferente alle mode o alle sollecitazioni di mercato Mimmo Locasciulli ha seguito una sua personale strada musicale, fatta soprattutto di coerenza, ma anche di ricerca, di curiosità e di sconfinamenti in ambiti musicali diversi dal suo habitat artistico naturale. Con questa speciale dotazione egli si è conquistato, ed ancora conserva, un posto di primissimo piano nel panorama della canzone d’autore italiana.
Nel 2016 l’Associazione “Civilia – Cultura, parole e musica” gli assegna il Premio “Civilia – Canzone d’Autore”.
Nel 2022 ha rivisto l’album che lo portò al successo reinterpretandolo in Intorno a Trentanni – Revisited con la partecipazione di artisti come Eugenio Finardi, Brunori S.A.S. e Stefano di Battista.
Ha anche prodotto con la sua etichetta Hobo, producendo album di Stefano Delacroix, Goran Kuzminac, Alessandro Haber e Claudio Lolli.